mercoledì 6 maggio 2009

Testamento biologico




IO SOTTOSCRITTO...

Nome MASSIMILIANO SALVATORE

Cognome INTURRI

Luogo di nascita CATANIA

Data di nascita 17.06.1971

NEL PIENO DELLE MIE FACOLTÀ MENTALIE IN TOTALE LIBERTÀ DI SCELTA DISPONGO QUANTO SEGUE:

IN CASO DI malattia o lesione traumatica cerebrale invalidante e irreversibile...

CHIEDO FERMAMENTE DI NON ESSERE SOTTOPOSTO AD ALCUN TRATTAMENTO TERAPEUTICO O DI SOSTEGNO (alimentazione e idratazione forzata)

DISPOSIZIONI PARTICOLARI.

• Autorizzo la donazione dei miei organi per trapianti
• Chiedo un funerale laico senza una cerimonia funebre religiosa

LE PRESENTI VOLONTÀ POTRANNO ESSERE DA ME REVOCATE O MODIFICATE IN OGNI MOMENTO CON SUCCESSIVA/E DICHIARAZIONE/I.


NOTE

Nessun credo o potere religioso o Stato Nazionale o Organo Internazionale deve avere potere decisionale in merito.RIVENDICO IL DIRITTO DI MORIRE CON DIGNITA' E CON ASSOLUTA LIBERTA'.

Qualora una qualsiasi disposizione legislativa vietasse di esaudire queste mie volontà, chiedo che parte dei miei beni sia utilizzata per trasferirmi in un paese civile, dove le stesse possano venire rispettate.

lunedì 27 aprile 2009

La zattera della Medusa - Théodore Géricault (1819)



















Théodore Géricault - La zattera della Medusa 1819 olio su tela, 491 × 716 cm Parigi, Musée du Louvre


"L’impressione suscitata in me fu così forte,che uscendo dallo studio presi a correre all’impazzata."
Delacroix (1855)



Notizie Storiche

Per questa tela Gèricault si ispiró a un tragico fatto dí cronaca: il naufragio della Medusa, era una nave che trasportava soldati e civili verso la colonia del SENEGAL -avvenuto il 2 luglio 1816, al largo dell'AFRICA OCCIDENTALE. In seguito al naufragio 150 persone salirono su una zattera che per diversi giorni andó alla deriva, tanto che alla fine la nave salvatrice l'Argus, recuperó solo una quindicina di superstiti. Il governo cercó di mettere a tacere le critiche all'inadeguatezza dei soccorsi, ma due dei sopravvissuti, dopo aver invano chiesto un rimborso per i danni subiti, scrissero un violento resoconto dell'evento, che fece scalpore in tutta Europa. La tela fu esposta non ancora dei tutto finita al Saloon del 1819 dentro il quale l'artista vi aggiunse per ragioni di equilibrio compositivo, la figura in primo piano a destra, impigliata nelle travi con la testa quasi sommersa dalle onde.

Descrizione iconografica

La scena è impostata su una serie di diagonali che dalla base della zattera convergono verso diversi apici: l'albero e la camicia agitata dal marinaio sul barile, ed è dominata da due spinte contrarie: il gruppo a destra dei naufraghi protesi con le mani tese parallelamente verso l'incerta salvezza e la marea che respinge il relitto, con il vento che soffiando sia da destra che da sinistra gonfia la vela in direzione opposta. Sul piano instabile la zattera è investita dai riflessi rossastri dei sole che cala all'orizzonte e da alcuni indumenti rossi indossati dai naufraghi. La composizione é scossa da due impulsi contrari, la speranza é la disperazione, la vita é la morte.

Analisi compositiva

Gèricault, per lavorare alla grande tela si affittó uno studio, peró fu a lungo indeciso quale vicenda rappresentare. Alla fine scelse uno dei momenti meno mostruosi ma piú sconvolgenti dal punto di Vista emotivo, quello piú carico di tensione drammatica; il primo avvistamento da parte dei naufraghi dell'Argus. Nel groviglio umano di corpi avvighiati, Gèricault rappresenta un graduale crescendo di emozioni. In primo piano si vede un vecchio che è seduto tra i morti, come se stesse pensando a qualcosa; dietro di lui un gruppetto di uomini che rivolgono la loro attenzione verso il punto d'orizzonte che un compagno sta loro indicando; altri sopravvissuti a terra che si girano e rigirano tentando a fatica di rialzarsi rianimati da un'ultima speranza, altri aiutano un nero a salire su un barile, in modo che possa sventolare la sua camicia per chiedere soccorso all'equipaggio dell'Argus. Icorpi dei morti e le loro pose sono stati presi dagli studi che Gèricault aveva realizzato su cadaveri che era riuscito ad ottenere dall'obitorio, sono di natura accademica, belli come quelli degli eroi antichi, e anche se non mancano note realistiche, come i cenci avvolti ai piedi dei giovane morto a sinistra, mantengono la compostezza solenne delle figure classiche.

Osservazioni Critiche

Gèricault attribuí alla condizione dei naufraghi un significato universale e trasformó un episodio di cronaca in un dramma senza tempo costringendo il pubblico a interrogarsi sui perenni problemi dell'eroismo, della speranza della disperazione e della sofferenza. La tela provocó un vero scandalo tra gli accademici, í critici e il pubblico, offesi dal "ripugnante realismo" dei particolari. Il quadro non è stato comprato dallo Stato e a Gèricault venne concessa semplicemente una medaglia d'oro invece dei primo premio. Peró una migliore accoglienza l'ha avuta quando fu esposta a Londra alla Egyptian Hall a Piccadilly: dove un cronista scrisse: "l'audace mano dell'artista ha svelato i particolari di eventi sconvolgenti con la severitá di un Michelangelo e la malinconia di un Caravaggio".

lunedì 13 aprile 2009

Il Discorso tipico dello Schiavo (di Silvano Agosti)


Traggo spunto da una lucida e disperata riflessione di Silvano Agosti sul lavoro e sulla schiavitù dell individuo nella società contemporanea ,sempre più "essere oggetto" sempre meno individuo cosciente del proprio valore di essere umano,prezioso e insostituibile,al servizio di un "padrone",che a volte è rappresentato da un altro simile,altre volte dalla propria stessa ignoranza...siamo esseri piccoli e insignificanti solo perchè lo permettiamo,e facciamo finta di dormire per i piccoli privilegi inutili che vogliamo mantenere...un invito a svegliarsi a meno che non ci si accorge davvero di essere tutti morti.


Uno degli aspetti più micidiali dell’attuale cultura è di far credere che sia l’unica cultura…invece è semplicemente la peggiore.
Bèh gli esempi sono nel cuore di ognuno…per esempio il fatto che la gente vada a lavorare sei giorni alla settimana è la cosa più pezzente che si possa immaginare.Come si fa a rubare la vita agli esseri umani in cambio del cibo, del letto, della macchinetta…
Mentre fino ad ieri credevo che mi avessero fatto un piacere a darmi un lavoro, da oggi penso:“Pensa questi bastardi che mi stanno rubando l’unica vita che ho, perché non ne avrò un’altra,c’ho solo questa...e loro mi fanno andare a lavorare 5 volte, 6 giorni alla settimana e mi lasciano un miserabile giorno...per fare cosa? come si fa in un giorno a costruire la vita?!”
Allora, intanto uno non deve mettere i fiorellini alla finestra della cella della quale è prigioniero perché sennò anche se un giorno la porta sarà aperta lui non vorrà uscire…
Deve sempre pensare, con una coscienza perfetta:“Questi stanno rubandomi la vita, in cambio di due milioni e mezzo al mese, bene che vada,mentre io sono un capolavoro il cui valore è inenarrabile”
Non capisco perché un quadro di Van Gogh debba valere 77 miliardi e un essere umano due milioni e mezzo al mese, bene che vada.Secondo me, poi, siccome c’è un parametro che, con le nuove tecnologie, i profitti sono aumentati almeno 100 volte…e allora il lavoro doveva diminuire almeno 10 volte! Invece no! L’orario di lavoro è rimasto intatto. Oggi so che che mi stanno rubando il bene più prezioso che mi è stato dato dalla Natura. Pensa alla cosa più bella che la Natura propone, che è quella di, mettiamo, di fare l’amore, no?!
Immagina che tu vivi in un sistema politico, economico e sociale dove le persone sono obbligate, con quello che le sorveglia, a fare l’amore otto ore al giorno…sarebbe una vera tortura…e quindi perché non dovrebbe essere la stessa cosa per il lavoro che non è certamente più gradevole di fare l’amore, no?! Per esempio il fatto che la gente vada a lavorare sei giorni alla settimana… certo c’ho il mitra alla nuca…lo faccio, perché faccio il discorso: “Meglio leccare il pavimento o morire?”“Meglio leccare il pavimento” ma quello che è orrendo in questa cultura è che “leccare il pavimento” è diventata addirittura una aspirazione, capisci?
Ma è mostruoso che il tipo debba andare a lavorare 8 ore al giorno e debba essere pure grado a chi gli fa leccare il pavimento, capisci?Tutto ciò è “oggettivamente” mostruoso, ma la dove la coscienza produce coscienza, tutto ciò è “effettivamente” mostruoso…
“SI VABBE’ MA ORMAI E’ IRREVERSIBILE LA SITUAZIONE” [voce dell'interlocutore di Agosti ]
Si, tu fai giustamente un discorso in difesa di chi ti opprime, perché è il tipico dello schiavo, no?! Il vero schiavo…il vero schiavo difende il padrone, mica lo combatte. Perché lo schiavo non è tanto quello che ha la catena al piede quanto quello che non è più capace di immaginarsi la libertà.
Ma rispetto a quello che tu mi hai detto adesso: quando Galileo ha enunciato che era la Terra a girare intorno al Sole, ci sarà sicuramente stato qualcuno come te, che gli avrà detto:“Eh si! sono 22 secoli che tutti dicono che è il Sole che gira intorno, mo' arrivi te a dire questa stronzata…e come farai a spiegarlo, a tutti gli esseri umani?” e lui: “Non è affar mio, signori…”
“Allora guarda, noi intanto ti caliamo in un pozzo e ti facciamo dire che non è vero, così tutto torna nell’ordine delle cose”…hai capito? Perché tutto l’Occidente vive in un’area di beneficio perché sta rubando 8/10 dei beni del resto del Mondo. Quindi non è che noi stiamo vivendo in un regime politico capace di darci la televisione, la macchina…no.
E’ un sistema politico che sa rubare 8/10 a 3/4 di Mondo e da un po' di benessere a 1/4 di
Mondo, che siamo noi…quindi, signori miei, o ci si sveglia…o si fa finta di dormire…o bisogna accorgersi che siete tutti morti…